Zolfood Classic - "Biscottamarena", una parola!

Una tradizione millenaria, nata dall'esigenza di nutrirsi e diventata arte, scienza, conoscenza. La cucina italiana vanta secoli di storia ed evoluzione: oggi è facile sentir parlare di Gourmet, di una cucina tesa a valorizzare prodotti d'eccellenza con tecniche e soluzioni sempre nuovi; molte delle ricette storiche della nostra tradizione sono però nate dall'esigenza di riciclare, recuperare, perché buttare via del cibo, a casa o in bottega, è e sempre sarà un "peccato di Dio". Sono avanzati due maccheroni? Facciamo una frittata. Il pane vecchio? Torna buono per le polpette. E' grazie al nobile concetto del riciclo che è nato il biscotto all'amarena, meglio conosciuto come "Biscottamarena", una parola, uno dei bestsellers della pasticceria napoletana.

L'origine è quella, il "biscottamarena" era uno svuotabancone, un dolce nel cui ripieno venivano riciclati gli avanzi e gli scarti di intere giornate di lavoro. E che era buonissimo, perfetto a colazione e merenda (c'è una teoria che lo vorrebbe "biscottamareNNa", ma è un'altra storia). Un evergreen che oggi in diverse pasticcerie di prestigio ha ormai acquisito un ruolo ed una dignità tutta sua. Come da Dolci Momenti, eccellenza pasticciera al porto di Pozzuoli, dove siamo stati per seguirne la preparazione passo dopo passo. A cominciare dalla pasta frolla, passando per il ripieno con pan di spagna, pasta di mandorle, cioccolata, sciroppo all'amarena e rum, e arrivando alla glassatura con chiara d'uovo e zucchero a velo. L'ultimo tocco prima del forno sono le strisce di marmellata di albicocca sul "guscio" del biscotto. Il resto è storia...il biscottamarena non è più uno svuotabancone, ora i banconi li riempie ogni giorno dell'anno...