A' Zupp'e'cozz: storia di mare, santi e teste coronate

La zuppa di cozze de Lo Scoglio di Chiarò

Ah Ferdinando. Nessuno riuscì mai a contenere la sua verve, a confinarlo a palazzo, ad evitare le sue scorribande notturne, le uscite per la pesca e le sortite al mercato. Figuriamoci poi tenerlo a digiuno il giovedì Santo, giorno di magra. Che a Napoli, grazie a lui, diventò il giorno della Zuppa di Cozze, tra gli applausi del suo affezionatissimo popolo. 

E già perchè questa tradizione che sopravvive ancora oggi, oltre 250 anni dopo, la dobbiamo a lui, al suo spirito libero e alla sua passione...per le cozze. Al frate che gli consigliò severo un pò di morigeratezza, almeno in quel giorno di passione, lui rispose ordinando una misera zuppa. Con le cozze, l'olio piccante e magari una ranfetella di polpo. Una cosina frugale. Il resto è storia, o leggenda, visto che fece il giro della città in poche ore e quella zuppa saporita divenne il saporitissimo piatto di tutti, con buona pace del frate. 

Ferdinando, il più napoletano dei Borbone, nato in città, cresciuto da una popolana e incoronato Re ad appena 9 anni, è stato il sovrano più amato dai suoi sudditi. A Pozzuoli, a Lo Scoglio di Chiarò, hanno dedicato a lui e alla sua giovane consorte Carolina d'Austria le loro zuppe speciali, servite in "corone" di pizza appena sfornate. Classica la "Carolina", con cozze, olio piccante, pomodorini e la tipica ranfa di polpo, più ricca la "Ferdinando", che aggiunge frutti di mare, pesce spada, un calamaro e un gamberone.  







Lo Scoglio di Chiarò
Corso Umberto I 53, Pozzuoli
Tel.: 081-3030362