ZolPeople - Maurizio De Giovanni a cena con Ricciardi. Al Malazè

Maurizio De Giovanni in una sua precedente partecipazione al Malazé (foto Marina Sgamato)

Chissà come l’avrebbe presa lui, Luigi Alfredo, schivo e riservato. La “Cena con il Commissario Ricciardi”, organizzata dall’associazione Artemide e dai Cavalieri della Tavola Balorda-Pasta Love Gloms nell’ambito del Malazè 2014 è già sold out da fine agosto.
Programmata per il 12 settembre a casa di Rosaria Vaccaro, a Quarto,  ha raggiunto il numero massimo di prenotazioni in pochi giorni, e la lista d’attesa continua ad allungarsi nella speranza che si liberi qualche posto o che venga messa in calendario una seconda data.

Maurizio De Giovanni, scrittore napoletano che al commissario ha dato vita e successo con i suoi romanzi (l’ultimo è “In fondo al tuo cuore”, edito da Einaudi) sarà dunque tra i protagonisti più attesi di questa nona edizione del Malazè, rassegna di cui è già stato graditissimo ospite in passato.
“Un piacere ed un onore – dice – amo discutere con i miei lettori, è una delle parti migliori di questo lavoro, e mi fa piacere dare una mano a questa validissima iniziativa. Sono convinto che Malazè esalti quelle che sono delle vere e proprie vocazioni di questo territorio, la produzione agroalimentare e il turismo culturale. Due aspetti della nostra stessa cultura che hanno grande prospettiva”.
Un atto d’amore per la propria terra e le sue tradizioni, e d’amore scrive De Giovanni. Di amore e del modo in cui spesso degenera. “La mia scelta tematica è il delitto passionale. Non ci sono automatismi criminali nei miei romanzi, non mi interessano,li trovo banali. Per me ha più senso raccontare l’evoluzione delle passioni, di un sentimento potente come l’amore, del modo in cui si trasforma”.
Amore che nei suoi romanzi passa anche dalla cucina: “Il cibo è sostanzialmente una scelta affettiva, soprattutto per le donne. Nutrire è un modo di amare e dunque per me parlare di cibo significa anche raccontare l’amore e la forte necessità affettiva delle donne degli anni ’30, l’epoca in cui sono ambientati i romanzi di Ricciardi. L’evento trofico è ed era una necessità primaria, specie in un periodo di grandi difficoltà economiche come quello. L’elaborazione in cucina di elementi anche semplici, poveri, era una grande dimostrazione d’amore”.
Con Malazè il cibo è amore, tradizione, ma anche tramite per valorizzare ricchezze culturali, archeologiche e naturali: “Ed è inevitabile- conclude. Trovo sia imprescindibile, parlando di cultura ed identità di un territorio, parlare anche della sua tradizione enogastronomica”.

La copertina di "In fondo al tuo cuore"