I pescatori di Pozzuoli e il Palio dell'Assunta: una tradizione trasmessa di padre in figlio

Il Pennone a Mare

Circa 150 anni di storia, sopravvissuta a due guerre mondiali e ai fenomeni sismici e bradisismici che pure hanno sconvolto gli equilibri economici e sociali della città di Pozzuoli
Il Pennone resiste fiero: un palo di legno finemente lavorato dal maestro d'ascia Vallozzi, che sospeso sul mare tende all'orizzonte e celebra la devozione della comunità di pescatori della Darsena per la Madonna Assunta, che da sempre li accompagna e li protegge.

 

Noi di #Zolfood vogliamo presentarlo attraverso i suoi protagonisti, che per lavoro, passione e missione sono attori anche della grande filiera enogastronomica flegrea. Come Vincenzo Perrotta, 63 anni, storico commerciante del mercato ittico puteolano: il suo bilancio al Palio dell'Assunta parla di 45 partecipazioni e 36 bandierine strappate dalla cima di questo palo lungo 12 metri e reso viscido e scivoloso da una generosa copertura di grasso. O come Biagio Rezzo, 50 anni, barca in Darsena, pescatore di sogliole, triglie e seppie a seconda delle stagioni. Per lui, che sul Pennone sale dal 1986, ci sono 32 partecipazioni e 27 bandiere portate a casa con orgoglio. "E' una manifestazione bellissima - ci dice commosso dopo la benedizione di Don Tonino - un momento in cui la comunità dei pescatori si sente unita e fiera". La fierezza che Biagio nutre anche per il figlio Luigi, anche lui nel novero dei partecipanti: ha esordito nel 2016 e ha già preso due bandiere. E quest'anno vuole vincere. 

Un figlio in gara lo ha anche Vincenzo Perrotta, il capitano: Carlo è all'esordio assoluto e anche per lui c'è tanta emozione. "Ho partecipato per la prima volta nel 1972 - dice felice papà Vincenzo - e da quell'anno non ho mai saltato un'edizione. Mi chiedono spesso cosa sia cambiato da allora, ma il Palio mantiene le sue regole, le sue emozioni, quelli che cambiano siamo noi. E se non dovessimo rendercene conti, ce lo ricordano i ragazzi, i giovani che premono per partecipare, per vivere questa incredibile festa. Vogliono vincere, hanno la prestanza e l'esuberanza dei giovanissimi, a noi però resta l'esperienza"...

L'appuntamento è per mercoledì pomeriggio al Molo Caligoliano (dal 1970 è lì che viene sospeso il "palo di sapone"), la sfida è già aperta.













Foto di Enzo Buono